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L’esistenza o meno di un’influenza effettiva della corrente di ispirazione gioachimita nel corso della storia del
Portogallo e nella formulazione del suo immaginario mitico non è, in realtà, una questione pacifica. Vi sono autori che minimizzano o rifiutano qualunque permeabilità della cultura portoghese al gioachimismo europeo, e altri che enfatizzano grandemente l’impronta paraclitocentrica di Gioacchino da Fiore in movimenti spirituali e sociali di grande influenza politica o nelle costruzioni utopiche dei pensatori portoghesi. Nonostante le divergenze e la mancanza di consenso, negli ultimi tempi sono apparsi nuovi dati che ci permettono di gettare nuova luce su tale problematica; ci riferiamo, in particolare, alle ricerche di Manuel Gandra sulla relazione tra gioachimismo e sebastianismo.
Siamo così nelle condizioni di riconsiderare la dimensione della presenza di elementi della teologia e dell’utopia di Gioacchino da Fiore nell’ambito della comprensione della storia dell’immaginario e della mentalità
in Portogallo.
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Mimesis Edizioni